33 e 1/3 – Consigli per gli ascolti – N 23

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33 e 1/3 - Consigli per gli ascolti

Madonna – American Life (American Life – 2003 – Maverick/Warner Bros.)

Madonna American Life album copertina

L’album esce lo stesso anno dello scoppio della guerra in Iraq.  Madonna si schiera contro la decisione di entrare in guerra da parte degli Stati Uniti con la canzone American Life, che da anche il titolo all’album. Nel video c’è una parodia di una sfilata dove i modelli indossano abiti da soldato assieme a delle scene violente. Il messaggio che Madonna voleva trasmettere era contro le stragi e a favore della pace ma non venne colto. Il video è stato ritirato dai canali musicali ancora prima di uscire e rimontato in una “Clean Version”. L’album per queste controversie e per il cambio di sonorità, spostata verso l’elettronica, è l’album di Madonna che ha venduto meno copie di tutti, nonostante molti credono che sia uno dei lavori meglio riusciti. Come aveva già fatto per l’album “Music”, Madonna si avvale delle produzioni del musicista franco afghano Mirwais Ahmadzai che da un valore aggiunto alla qualità del disco.

Yo!

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Junior Senior – Move your feet (D-D-Don’t Don’t Stop the Beat – 2003 – Crunchy Frog)

Junior Senior D-D-Don't Stop the Beat copertina

Junior Senior erano un duo Danese di pop music composto da Jesper “Junior” Mortensen e Jeppe “Senior” Laursen formatosi nel 1998 e uscito con la label danese “Crunchy Frog”. Il loro primo album esce nel 2003 con il singolo “Move your feet” che inizialmente ha un grande successo nelle radio danesi ma ben presto si espande in tutta Europa e negli Stati Uniti donando grande fama al duo. Le canzoni dell’album “D-D-Don’t Don’t Stop the Beat”, considerato da molte magazine musicali il miglior album del 2003, vengono utilizzate come colonna sonora di Show televisivi americani e inglesi, e alcuni videogiochi famosi come “Worms 3D”. Nel 2005 esce il loro secondo album che però non ottiene lo stesso successo del primo ma si sposta verso altri orizzonti, come quello nipponico. Anche questa volta un brano del disco, “Can I get get get”, viene scelto da sitcom americane come Ugly Betty e Cave Man. Nel 2008 il gruppo si scioglie mentre i due erano già avviati a progetti solisti.

Ma adesso godetevi il video di “Move your feet” che spacca di brutto.

Yo!

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http://www.myspace.com/juniorsenior

Dannii Minogue – I begin to wonder (Neon Nights – 2003 – Warner)

Dannii Minogue Neon Nights copertina

La famiglia Minogue è una famiglia di artisti a quanto pare, o perlomeno le due figlie ci sanno fare.  Dannii è la sorella più piccola di Kylie e anche lei è una cantante. Qualche differenza con la sorella però rimane, infatti Dannii non ha ottenuto lo stesso successo con la musica rispetto a Kylie, però tra una cosa e l’altra è sempre rimasta in voga. Infatti Dannii recita, presenta e fa la giudice di X-Factor. Tralasciando questo suo aspetto, sta di fatto che nel 2003 esce con un disco che contiene il singolo che sarà il suo maggior successo, “I begin to wonder”. Forse dalle nostre parti nessuno era ancora al corrente del fatto che Kylie Minogue avesse una sorella, ma dopo questa canzone (e la somiglianza) nessuno ha avuto più dubbi.

Yo!

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http://www.dannii.com/

Regular John

Clark – “Growls Garden” [Totems Flare, Warp Records, 2009]

Clark Totems Flare copertina

Nuovo album per Christopher Stephen Clark, che esordisce su Warp Records nel 2006 con Body Riddle, un LP davvero innovativo dai tratti IDM ed “insane” che si accosta alla perfezione ad un artista che uscì sempre su Warp l’anno prima: Jackson & His Computer Band. La sua produzione continua con una triade di mini-CD molto raffinati sul tema “Throttle” fino al secondo album, nel 2008 “Turning Dragon”. Un album questo in cui il suono è concreto, l’oscurità magica del primo lavoro perde le sfumature misteriose e diventa più diretta. Quest’anno esce l’EP “Growls Garden” che preannuncia il nuovo album e Clark ridisegna il proprio stile mantenendo la sua filosofia di continuo cambiamento. L’oscurità non manca mai certo, però la struttura è decisamente meno IDM e più break-beat o addirittura club in alcuni pezzi che ricordano l’ironia ubriaca di Mr Oizo. Le novità più rilevanti sono due: l’uso del cantato, che ricorda molto Legowelt e l’uso dell’overdrived-bass. Una scelta quest’ultima contro ogni tendenza stilistica attuale, esaurita l’inventiva che ha visto gli ultimi due anni abusare di questo effetto “distorsion”.

Fuori tempo.

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Clark Myspace

 

 

Paul Mauriat – “L’Amour Est Bleu” [Le Grand Orchestre de Paul Mauriat, Philips, 1968]

Paul Mauriat Le Grand Orchestre de Paul Mauriat copertina

Definita come una delle più belle canzoni della storia della musica, “L’Amor Est Bleu” fu composta nel 1967 da André Popp , un compositore francese che lavorava per le televisioni nazionali. Nel 1968 fu musicata dal direttore d’orchestra Paul Mauriat, ed arrivò da noi grazie alla cover cantata in italiano dai The Renegades. E’ una delle canzoni più coverizzate della storia, anche Frank Sinatra ne fece una sua versione. In Italia ci pensò una giovane Orietta Berti. Interessante è anche la versione di Johnny & Santo, nel loro stile hawaiano/psychedelic.

Musica a colori.

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Paul Mauriat @ Discogs

Dream Frequency Featuring Debbie Sharp – “Take Me” [One Nation, City Beat, 1992]

Dream Frequency Debbie Sharp Take me

Dance anni ’90, ma non quella di Corona, o peggio quella maranza detta Eurodance. Dream Frequency diede un contributo importantissimo al passaggio del sound da Techno-Detroit a 90′s-Dance, esattamente come fece Kevin Saunderson con il progetto Inner City qualche anno prima. Questo singolo è stato remixato anche dai Prodigy, era molto nelle loro corde, infatti di lì a poco avrebbero fatto uscire il loro primo disco “The Prodigy Experience” super-influenzato da quel genere di dance a cui loro stessi partecipavano attivamente nei rave.  La voce incazzata è della mitica Debbie Sharp.

To the top!

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Dream Frequency Myspace

 

 

David Freeman

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