
Common – Love is (Be – 2005 – G.O.O.D./Geffen/Imani Entertainment)
Nella terza strofa dice: “Some say that I’m a dreamer cause I talk about it often” – “Alcuni dicono di me che sono un sognatore perchè ne parlo spesso (dell'amore)”. Non posso dire che non sia vero, Common è il sognatore per eccellenza. Credo sia il rapper che più tratta l'argomento dell'amore, della speranza. E lo fa con la convinzione e la passione di un pastore. Ascoltavo questo pezzo in macchina alla ricerca di un parcheggio la settimana scorsa; trovato, ho aspettato che “Love is” finisse prima di uscire dall'auto, dovevo farlo. La produzione di JDilla (beatmaker di Detroit, scomparso prematuramente nel 2006) sul campione di Marvin Gaye (God is Love – What's going home – 1971 – Motown) è un cuscino dove appoggiare la testa per rilassarsi, nonostante i battiti, semplici e scanditi, ti costringano a seguire il ritmo con il collo. Il ritornello è da brivido sulle guance, soprattutto se ci concentra sul testo, provateci.
La carriera di Common è lunga – dal 1992 – e piena di Soul e Gospel. Solo recentemente è uscito con il nuovo lavoro (Universal Mind Control), per la stessa casa discografica, prodotto quasi interamente da “The Neptunes”, dove le sonorità elettroniche hanno la meglio sui sample R&B dei 70's. Al primo ascolto il cambiamento di stile, che si rivolge più ad un pubblico pop, lascia i fan di Common un po' spiazzati, ma solo per poco.
Ho trovato questo video su YouTube
Non esiste il videoclip di questo pezzo però almeno ve lo ascoltate. Se vi capita di trovare l'album “Be” in un negozio di dischi fateci un pensiero perchè ne vale veramente la pena.
Yo!
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Sam Cooke – A change is gonna come (B-Side del LP “Shake” – 1963 – RCA Victor)
Non sapevo che fosse un B-Side di un LP. L'ho scoperto di recente e la cosa mi ha stupito. Sarà forse perchè l'etichetta era di un bianco… E' una delle canzoni più belle che conosca per quanto riguarda l'arrangiamento, il testo e l'interpretazione. Si percepisce dalle prime parole e dall'intensità della voce di Cooke quanto il brano sia pregno di significato. Preso come inno per lotta a favore dei diritti civili dei neri negli anni 60 è rimasta una canzone indimenticabile che fa di Sam Cooke, ucciso nel 64, in circostanze non accertate, una leggenda del Soul.
Il brano è stato ripubblicato nel 2003 in un Best Of intitolato “Portrait of a legend: 1951-1964” e nello stesso anno è stato messo al 12° posto nella classfica delle “500 migliori canzoni di tutti i tempi” dalla rivista Rolling Stone. Del pezzo sono state fatte tantissime cover da nomi illustri tra cui Bob Dylan, Solomon Burke, Otis Redding, Seal, e recentemente è stato preso ed interpretato dagli Arcade Fire a supporto della campagna elettorale di Barack Obama. In questo brano si sente il profumo del cambiamento. Storico.
Yo!
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Sottotono – Solo lei ha quel che voglio (Sotto effetto stono – 1996 – Warner Music)
Qui fiocano i ricordi… quante volte ho creduto di essere innamorato ascoltando questa canzone? In fondo non fa mai male, almeno non sul momento. Con questo brano i Sottotono ci accompagnano nel racconto di una avventura amorosa, di un colpo di fulmine inaspettato che Tormento si trova a dover affrontare. Lei non è sola, mentre lui ha la ragazza che lo aspetta a casa, ma tra i due c'è dell'attrazione. Torme è talmente bravo con le parole e con il modo di fare che anche per una notte sola farebbe innamorare qualsiasi ragazza. In fondo è un bastardo.
“Solo lei ha quel che voglio” è il secondo singolo estratto dall'album “Sotto effetto stono” che ha ottenuto un grande successo vincendo un doppio disco di platino nel '96. Credo che tutti abbiano ascoltato almeno una volta questa canzone e penso che appena cominci il ritornello di Danny Losito tutti sappiano cantarne le parole. Non voglio tralasciare la musica che per tutto l'album è curata ed inconfondibile; Fish a quei tempi era veramente un produttore di qualità e gusto, cosa che a mio parere ha perso negli ultimi lavori.
Yo!
Regular John
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